Come è cambiato nel corso del tempo il modo in cui le mamme si prendevano cura dell’igiene dei propri bambini.

Il modo in cui ci si prendeva cura della propria igiene è cambiato in base alle differenti epoche storiche che si sono affermate. L’uso di rubinetti e delle prime vasche da bagno hanno origini lontane che risalgono intorno al periodo dell’affermarsi dell’Impero Romano. Abbiamo approfondito gli argomenti in due precedenti articoli. In un articolo abbiamo parlato delle origini del rubinetto e in un altro articolo abbiamo raccontato quale sia stata l’evoluzione della vasca da bagno dalla sua invenzione ad oggi.

Le mamme moderne, ma sicuramente anche i papà, rabbrividerebbero al solo pensiero di non poter garantire la massima igiene ai piccoli di casa. In passato solo i più fortunati, perché nati in una famiglia benestante, si potevano permettersi il lusso di avere la disponibilità dell’acqua diretta in casa grazie a pozzi personali che soltanto i grandi palazzi possedevano. Tutti gli altri avevano la necessità di spostarsi per raggiungere il pozzo del paese non sempre vicino alla propria casa per prendere l’acqua. Spesso le persone che appartenevano al ceto più basso erano costrette a lavarsi direttamente nel torrente o nei fiumi più vicini. È inutile dire che fare la doccia nei periodi più freddi dell’anno nell’acqua gelata e all’esterno provocava febbre e bronchite a causa della quali si rischiava di morire. Poiché immergersi nell’acqua fredda spesso era una cosa folle, lo si faceva poche volte l’anno.

Dove facevano il bagnetto i bambini?

I bambini e gli infanti venivano lavati in un catino piccolo, con acqua pulita. La maggior parte delle persone non si poteva permettere una vasca, per cui veniva utilizzata una botte da cui veniva tagliata via la parte superiore. La botte veniva comunque usata poche volte a causa della fatica richiesta per riempirla d’acqua prelevata dal pozzo.
A quei tempi in cui non esisteva la possibilità di avere in casa l’acqua calda diretta, figuriamoci se esistevano invenzioni come il phon. Le mamme erano costrette a lavare velocemente i bambini, ma forse neanche con troppa cura! I capelli le poche volte che venivano lavati dovevano essere asciugati o grazie all’esposizione al sole dopo aver tamponati con cura con un panno asciutto o davanti al camino acceso.
Oggi far lavare le mani ai bambini è una pratica di igiene per noi fondamentale. Laviamo le nostre mani e insegniamo a farlo ai nostri bambini sin da quando sono molto piccoli più volte al giorno e non soltanto prima di mangiare qualcosa. Lo facciamo nei nostri bellissimi lavabi da bagno, ma per tutti i bambini poveri in passato anche un gesto semplice come lavare le mani o lo si faceva nel pozzo oppure non lo si faceva perché nelle abitazioni non esisteva l’acqua corrente.
In ogni caso non era così frequente come lavarsi al giorno d’oggi. Ovviamente non è difficile pensare che tra i bambini poveri avessero la testa spesso piena di pidocchi e altri parassiti. A dire il vero questo poteva succedere anche ai bambini che vivevano in famiglie che appartenevano ai ceto alti.
Nelle epoche precedenti non soltanto non si lavavano spesso ma si usavano saponi senza sufficiente potere detergente. È molto probabile che il sapone fu inventato (inizialmente in forma morbida) in Oriente e poi fu portato in Occidente (in particolare in Francia) attorno al IX secolo, essendo sconosciuto ai Romani.

Come si lavavano i bambini in passato

L’igiene orale dei bambini nelle epoche passate.

L’attenzione che oggi poniamo alla cura dell’igiene orale è dimostrata dal fatto che chiediamo ai nostri bambini di lavare i denti almeno due o tre volte al giorno. In passato spazzolarsi i denti era una pratica davvero poco diffusa tra i bambini. Pensiamo ad esempio al fatto che già all’età di trenta/trentacinque anni i denti fossero già ingialliti e marci. A differenza di quanto si possa pensare, dal punto di vista dell’igiene orale i poveri erano avvantaggiati rispetto ai ricchi. Questi ultimi mangiavano alimenti ricchi di zuccheri e grassi mentre i bambini poveri potevano nutrirsi soltanto con verdure e seguivano un dieta povera.

I figli dei contadini iniziavano fin da piccoli a masticare le radici di liquirizia e questo garantiva in parte una igiene orale. I primi dentifrici, inoltre, inventati dopo la metà dell’Ottocento erano più dannosi che utili in quanto intaccavano lo smalto dei denti in quanto erano composti da limone e bicarbonato.
Nel XIII secolo pochi aristocratici avevano la possibilità di usare spazzole per i denti. La toeletta dei denti era generalmente effettuata con l’aiuto di legno verde di nocciolo e strofinando i denti con un panno di lana.

I primi spazzolini da denti

Ne è trascorso di tempo fino ad arrivare ai nostri giorni! Dobbiamo ritenerci davvero fortunati a poter garantire ai nostri figli una perfetta igiene personale senza alcuna forma di fatica. Oggi far fare una doccia o un bagnetto ai nostri piccoli diventa per le mamme un momento di coccole da dedicare ai propri figli nel massimo del confort.